Show me the money, Game Plan n.4

“Show me the money!” ripete il giocatore di football Rid Tidwell (Cuba Gooding Jr.) al suo agente Jerry Maguire (Tom Cruise) in un film di successo del 1996.

Da allora non solo è esploso il mondo degli agenti sportivi, ma sono entrati fondi e grandi investitori.

Lo stipendio medio di un giocatore della NBA è 8 milioni e 320 mila dollari, di un giocatore della NFL è di 3 milioni e 260 mila dollari.

Naturalmente le star guadagnano cifre pazzesche e, rispetto al passato, sembrano essere più attente nell’uso dei soldi.

Lo racconta (nel bene e nel male) una serie disponibile su Sky/Now dal titolo Ballers e che ha come protagonista Dwayne the Rock Johnson (ex giocatore di football americano che ha acquisito la XFL, seconda lega professionistica di football americano, insieme al fondo RedBird da noi famoso per aver comprato il Milan).

Entertainment è la parola chiave delle cinque stagioni della serie: football, investimenti, media, sport estremi e videogiochi si mischiano all’insegna del business.

I grandi atleti non solo sono diventati dei brand e dei testimonial ricercati, ma sono diventati imprenditori ed investitori a loro volta.

Un esempio è sicuramente Michael Jordan. Come raccontato nel recente film “Air la storia del grande salto”, oltre ad un contratto di sponsorizzazione con la Nike ha raggiunto un accordo per ricevere circa il 5% sulle vendite del brand Jordan. Solo l’anno scorso gli è valso 255 milioni in royalties. Una cifra incredibile se pensiamo che durante la sua carriera da giocatore NBA ha guadagnato quasi 94 milioni.

Inoltre in maniera crescente le star dello sport fanno valere la loro popolarità per portare avanti battaglie politiche in favore del cambiamento sociale. Due esempi sono Colin Kaepernich e Le Bron James. Quest’ultimo ha dato vita a More than a Vote, organizzazione nata per portare più elettori afro americani a registrarsi e partecipare al voto.

Sport, business e politica. C’è ancora qualcuno convinto che siano ambiti separati?